Il sequestro conservativo può essere richiesto sia dal pubblico ministero che dalla parte civile interessata al risarcimento del danno; a disporlo è il giudice con ordinanza, avverso la quale è possibile ricorrere al tribunale in sede di riesame [two].
Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini previsti dal comma 3-bis (48 ore) ovvero se il giudice non emette l'ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta. Copia dell'ordinanza è immediatamente notificata alla persona alla quale le cose sono state sequestrate.
Il sequestro conservativo, nel codice di procedura civile, è invece disciplinato dall'articolo 671, che prevede che il giudice può autorizzarlo su istanza del creditore che ha un timore fondato di perdere la garanzia del proprio credito.
Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato, non occorre un compendio indiziario che si configuri come grave ai sensi dell’artwork. 273 cod. proc. pen., ma è comunque necessario che il giudice valuti la sussistenza del “fumus delicti” in concreto, verificando in modo puntuale e coerente gli elementi in base ai quali desumere l’esistenza del reato astrattamente configurato, in quanto la “serietà degli indizi” costituisce presupposto per l’applicazione delle misure cautelari.
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Mentre il sequestro è una misura cautelare comminata nelle extra del processo, la confisca è una sanzione definitiva: la confisca, infatti, segue la sentenza di condanna, potendosi equiparare di fatto advert una vera e propria pena, mentre il sequestro si applica prima, proprio in attesa della sentenza definitiva.
Dunque, a seconda della fase procedimentale o processuale in cui l’iniziativa si inserisce, competente funzionalmente a disporre il sequestro probatorio potrà essere: Il P.m. nella fase delle indagini preliminari
artwork. 321, comma two, c.p.p., costituisce figura autonoma rispetto al sequestro preventivo regolato al comma 1, e la sua particolarità consiste nel fatto che per l’applicabilità non occorre necessariamente la sussistenza dei presupposti di applicabilità previsti dal comma 1 (pericolo che la libera disponibilità della cosa possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato ovvero agevolare la commissione di altri reati), ma basta il presupposto della confiscabilità.
Il sequestro preventivo è disciplinato dal Codice di procedura penale [one], che fissa le condizioni di applicabilità: il sequestro viene disposto «quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravare o protrarre le conseguenze di esso ovvero agevolare la commissione di altri reati».
Contro il provvedimento che dispone il sequestro preventivo è possibile fare ricorso al tribunale del riesame [five]. La persona legittimata non è soltanto l’indagato o l’imputato, ma anche colei che, pur non rivestendo tale qualità, risulta essere il proprietario del bene sequestrato: non poche volte, infatti, le autorità mettono sotto sequestro beni utilizzati dall’autore del crimine, ma di proprietà di terzi.
Il provvedimento può avere a oggetto beni mobili o immobili del debitore o somme e cose a lui dovute, nei limiti in cui la legge ne permette il pignoramento, e, for each essere emanato, esposto ai carabinieri richiede la sussistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora.
Ora ti domandi se questo provvedimento è legittimo e, dunque, ti serve sapere quando può scattare il sequestro preventivo di beni e quali requisiti, di forma e di sostanza, occorrono.
Nel medesimo fascicolo devono essere inseriti, anche, il corpo del reato e le cose pertinenti al reato, acquisite dalla polizia giudiziaria, qualora non debbano essere custoditi altrove.
Il codice di rito prevede una serie di disposizioni che consentono all'autorità giudiziaria di procedere a sequestro di cose che si trovano in determinati luoghi.